muccacabCondivido soprattutto per la giusta questione posta nell’ultimo capoverso…

All’inizio si stenta a crederci — sembra proprio uno scherzo. Eppure la notizia è lì, riportata dai principali organi di informazione. In fondo, perché non credere che le cose siano andate così?
La mattina dello scorso 23 febbraio a Calenzano, alle porte di Firenze, la polizia è intervenuta per sgomberare un edificio abbandonato della ASL, occupato da alcune famiglie di migranti. Iniziato alle otto del mattino, pare che lo sgombero sia avvenuto senza intoppi. I migranti sono stati messi lì, sulla strada, in attesa di essere accompagnati ai centri di assistenza. Fra loro, tre mamme e quattro bambini. Le ore passavano, nessuno arrivava a prelevarli e loro erano sempre lì, senza cibo né acqua. Cosa sia successo, lo lasciamo raccontare alla struggente prosa del giornalista di turno: «Vista la situazione, è bastato un rapido sguardo tra gli agenti della digos a far scattare la colletta. Raccolti circa quaranta euro, i poliziotti sono andati nel più vicino supermercato e hanno comprato acqua, omogeneizzati e altri alimenti».
Cuori nobili e generosi, prima li buttano fuori di casa e poi li soccorrono per non lasciarli morire di fame e di sete lì in mezzo alla strada. Ci vengono le lacrime agli occhi dalla commozione, ci vengono…
Dopo la conflittualità alternata, ci viene propinata anche la repressione alternata. A ben pensarci, non è tanto strano. Se sta funzionando la prima nell’insegnare a distinguere fra politici buoni e politici cattivi, perché non la seconda nell’indicare lo sbirro (occasionalmente) buono da non confondere con quello (sempre) cattivo?