heneinQuando avremo infine vuotato del suo lardo l’ultimo borghese in piedi

Quando avremo lacerato come un sacco l’ultimo utero

Dove poté crescere l’odioso germe dei Superbi

Allora riporremo il pugnale nella guaina.

Quando avremo abbattuto come una fragile muraglia l’ultimo tempio vivente

E impiccato l’ultimo re con le budella dell’ultimo prete

Quando avremo piantato l’orifiamma vendicatrice sulle rovine vilipese

Allora metteremo a posto il piccone e lo spiedo.

Noi servitori – aratori – metalmeccanici, noi disoccupati

Nere vittime della miniera

E cupe prede dei porti

Noi la fame – la miseria – il malanno

Noi che veniamo assassinati

È ora di assassinare.

Lavoratori piegati da tutto il passato

Quelli che patiscono e senza spiegazioni!

A cui si rifiuta tutto

Tranne la galera e la morte

Lavoratori piegati dovete raddrizzarvi.

Sì noi siamo negatori e siamo eretici

A noi la violenza che distruggerà i nostri padroni!

Dopo il tempo in cui si diceva loro di sì

È il momento di dire loro merda!