Dichiarazioni di Anna ed Alfredo lette durante l’udienza di appello per il ricalcolo delle condanne nell’ambito del processo Scripta Manent

ANNA:

Questo è un processo politico, che si è mostrato teso fin dall’inizio alla somministrazione della pena esemplare, processo alle nostre identità di anarchici più che ai fatti, processo a chi non abiura le proprie idee.

Una strage senza strage attribuita senza prove è il culmine di un crescente impegno di Antiterrorismo e Procure per esorcizzare lo spettro dell’anarchismo d’azione.

Rivoluzione “anarchica”(?) – tra delatori, comunisti ed altre amenità

Rivoluzione anarchica (https://www.rivoluzioneanarchica.it), che nome altisonante per un aggregatore di notizie; Rivoluzione anarchica, che nome sfrontato per un sito che pubblica senza decenza e dimostrando poca conoscenza e senso critico notizie espunte da siti genuinamente rivoltosi accanto ad altri di infami delatori antianarchici come ad esempio Infoaut, vi ricordate ancora il Burrabacio      (https://anarchicipistoiesi.noblogs.org/post/2015/01/16/azione-diretta-e-sabotaggio-dissociazione-e-delazione-e-il-momento-di-scegliere-senza-piu-esitare/)?

Rivoluzione anarchica, nome singolare per un sito/accozzaglia che raccoglie séco delatori, autonomi, comunisti da operetta, rifondaroli, gretini e quant’altro…la domanda che mi pongo è…come diavolo sono finiti i miei soliloqui su cotanta pagina? A che pro e soprattutto come mai non si degnano, previa richiesta, di espungermi da tal pattumiera digitale? Chissà…e chissà chi saranno i sagaci estensori di cotanto qualunquismo digital-rivoltoso degno del più sprovveduto quattordicenne appena affacciatosi al palchetto della rivolta senza capirci granché ma affascinato dai fuochi accesi nelle notti di clangore sedizioso.

Ah! Quanto gradirei essere obliato da certi personaggi…e dalle loro AI…ma ora basta, lo sfogo annoia, c’è altro da fare.

Affinità: Commmedia Tragica

Lei è una consigliera del Principe inviata oltre confine che oggi dichiara di essere molto «scossa». Grazie ai suoi graziosi servigi, riteneva di meritarsi solo prebende, onori, interviste, applausi. Mai avrebbe pensato di venire svegliata di soprassalto nel cuore della notte perché una delle sue auto era stata data alle fiamme. Mai avrebbe pensato di correre un simile «rischio», a suo dire «inaspettato». In fondo è solo una diplomatica, la rappresentante all’estero di uno Stato. Chi mai potrebbe volergliene solo per questo?