Letture: Renzo Novatore – Nichilismo (Anno I, n.4, 21 maggio 1920)

I

Sono individualista perché anarchico, e sono anarchico perché sono nichilista. Ma anche il nichilismo lo intendo a modo mio…

Non mi occupo di sapere se esso sia nordico od orientale, né se abbia o non abbia una tradizione storica, politica, pratica o teorica, filosofica, spirituale od intellettuale. Mi dico nichilista solo perché so che nichilismo vuol dire negazione! Negazione di ogni società, di ogni culto, di ogni regola e di ogni religione. Ma non agogno al Nirvana come non anelo al pessimismo disperato ed impotente dello Schopenhauer, che è qualche cosa di peggio della stessa rinnegazione violenta della vita. Il mio, è un pessimismo entusiasta e dionisiaco come le fiamme che incendiano la mia esuberanza vitale, che irride a qualsiasi prigione teoretica, scientifica e morale.

Affinità/Letture: Dardi 3

Sempre più persone presenti alle proteste, sempre più voci ad unirsi al coro, sempre più gruppi e comitati, sempre più copie di volantini distribuiti, di manifesti attacchinati, sempre più soldi con cui finanziare la lotta…ma a quale fine?
La smania della crescita sembra non riguardare solo la ripresa economica, “redentrice” di questo periodo buio, ma pure i discorsi sulla bocca di molti “ribelli” del giorno d’oggi.

Congegni: Di Querce e Pungitopo, sui recenti accadimenti repressivi

Come ad ogni cambio di stagione ecco ripresentarsi l’ennesima operazione repressiva a danno di alcuni Anarchici; come oramai da un paio di stagioni un raffreddore è scambiato volutamente per un’epidemia -si scusi l’esempio poco originale- ed ecco quindi che quello che un tempo i legulei di ogni fatta avrebbero chiamato “reato d’opinione” muta forma oggi nelle bocche impastate di tronfi birri in carriera in “reato di terrorismo”; ora è pur vero che da tanti si è sentito sovente affermare che la penna ferisce più della spada ma non so se sia poi così vero, forse andrebbe chiesto al caro A.G., chissà se ne converrebbe, ma passiamo oltre…