Affinità: Nel deserto, l’inferno

Da DARDI num.10:

La vita può essere una parodia di se stessa o semplicemente una scelta. Quando la banalità si insidia nelle viscere, l’orrore è sempre li vicino, in agguato, per rendere tutto normalizzante. Se dovessimo pensare al mondo di oggi, oltre al massacro in corso della guerra e al genocidio delle coscienze degli ultimi due anni e mezzo nell’epoca del contagio, potremmo, senza eufemismi, pensare al deserto. Nel deserto tutto propende all’identico e la questione più angosciante è che non se ne vede mai la fine, anche se strenuamente assettati da oasi di riparo.

Affinità: E’ uscito DARDI n°6 – Foglio anarchico aperiodico

EDITORIALE

Cosa rende realizzabile il progetto di una società green-digitale?

Energia ed estrattivismo. Nulla di così diverso da ciò da cui è sempre dipesa ogni “rivoluzione industriale” fino ad ora. La differenza principale sta nell’elenco dei materiali estratti a cui vanno aggiunti i preziosi metalli rari, indispensabili per produrre batterie o circuiti elettronici. L’Europa in questo ambito si trova ad essere quasi totalmente dipendente dal mercato internazionale, cosa che potrebbe mettere a repentaglio l’agognata transizione ecologica, nonchè la stabilità delle economie nazionali. I contraccolpi dovuti al recente periodo di epidemia del Covid, o ai danni prodotti dal cambiamento climatico, hanno messo in crisi l’affidabilità di non pochi settori produttivi, principalmente a causa del lento rifornimento dei materiali sopracitati o di componenti elettronici quali i semiconduttori. Ciò implica delle scelte strategiche non rimandabili visto che la spada di Damocle dell’obsolescenza programmata non garantisce lunghe tempistiche di manovra. È necessario tornare ad estrarre questi materiali sul suolo europeo dopo che per anni si è delocalizzato il lavoro sporco in altri paesi, Cina soprattutto. Le miniere conseguentemente torneranno ad aprire in Europa insieme ai relativi impianti di raffinazione e lavorazione dei materiali.

Affinità/Letture: Dardi 3

Sempre più persone presenti alle proteste, sempre più voci ad unirsi al coro, sempre più gruppi e comitati, sempre più copie di volantini distribuiti, di manifesti attacchinati, sempre più soldi con cui finanziare la lotta…ma a quale fine?
La smania della crescita sembra non riguardare solo la ripresa economica, “redentrice” di questo periodo buio, ma pure i discorsi sulla bocca di molti “ribelli” del giorno d’oggi.