Bene bene, dopo i fatti di Milano del 1 Maggio 2015 dove la Fai (scusate il termine eccessivamente volgare) agì come un vero e proprio apparato sbirresco mostrando il proprio autoritarismo sempre meno velato, arriviamo all’oggi e alle varie federazioni territoriali che si spendono in una campagna di “responsabilità” che puzza decisamente di collaborazionismo -e oh, scusate ma l’odore pare proprio quello, ma magari potrei sbagliarmi- e volontà ancor meno velata di controllo sulle bell’anime anarcofederate; la responsabilità si sa, è pane per i denti di alcuni anarchici e diavolo, dev’essere proprio un buon pane se si accetta di mangiarlo nonostante chi lo cucina non si sia dimostrato, anche in un passato non troppo lontano, proprio un buon cuoco.