Affinità: Quando il giudice diventa giusto

Come non condividere? Come non pensare che in questo periodo storico in Italia addirittura alcuni anarchici se ne stanno a fianco degli Imposimato e dei Pepino, evidentemente giudici buoni anche per i palati di questi rivoltosi che però da bravi autoritari non tollerano chi non si allinea alle loro schifezze…

https://thehole.noblogs.org/post/2016/04/20/quando-il-giudice-diventa-giusto/

Il continuo inno alla magistratura greca mi costringe ad uscire di nuovo dal mio silenzio.

Ma facciamo un passo indietro per i più distratti. In seguito alla manifestazione NoExpo del 1 maggio vengono arrestati 5 compagni italiani con l’accusa di devastazione e saccheggio e 5 compagni greci vengono raggiunti da avvisi di garanzia e da richiesta di espatrio da parte dei giudici italiani, con la medesima accusa. I giudici greci rispondo no, niente espatrio. Nel codice penale greco non esiste il reato di devastazione e saccheggio, e non è riconosciuta la responsabilità collettiva, ma solo quella individuale.

Affinità – L. Filisetti, “Anti-Noi”

corvaccioOgniqualvolta mi trovo ad affrontare riflessioni, a cercare di risolvere problemi, a confrontarmi con la realtà dei fatti, mi si para sempre di fronte quello che ritengo sia uno dei mali più subdoli che possa colpire l’essere umano, inteso come animale sociale e culturale. L’annullamento dell’Io. O meglio, la liquefazione dell’Io all’interno di un Noi anonimo e dai confini melliflui e indistinti. Lungi da me fare della psicanalisi, non solo non ne possiedo gli strumenti, ma non ritengo sia necessario farlo. Per descrivere questo fenomeno, basta l’osservazione attenta di una realtà che ci sta sotto gli occhi per la gran parte del tempo che impieghiamo confrontandoci con gli altri, dal rapporto di coppia fino a questioni più complesse e socialmente rilevanti. 
Il Noi è senza dubbio affascinante, ma è un concetto talmente pervasivo e pericoloso da fare paura. Viene usato per descrivere gruppi umani che decidono “spontaneamente” di unirsi e trarre forza vicendevolmente, per sostenere azioni e battaglie condivisibili o per sottolineare l’amore incondizionato tra due o più persone. Se ci si ferma all’epidermide della questione, il Noi risulta virtualmente inattaccabile, è un gesto d’amore generoso che fa si che l’Io si fonda placidamente in questo tutto, traendone in cambio forza e solidarietà reciproca. Il Noi è forte, l’Io da solo è piccolo e debole.