Credo utile ripubblicare uno scritto di Gianluca I. ai tempi della sua reclusione, nonostante dati 2015 credo che alcune riflessioni contenute nel testo siano utili ancor oggi…
Affinita’: “Facciamo finta che tutto va bene…che tutto va bene…”
ATTENZIONE CAMBIO LOCATION La religione del dominio due giorni sullo scientismo e le tecnologie di controllo
Circolo “Amici del Cels” borgata Morlière – Cels, Exilles (TO)
CAMBIO LOCATION
L’INIZIATIVA SI TERRA’ COMUNQUE AL CELS MA IN UNA LOCATION ALTERNATIVA, PER SAPERE DOVE SCRIVI A: puckdeiboschi@insiberia.net
31 ottobre, ore 17 proiezione del documentario
“Fissate le luci, miei cari!” di Jordan Brown (2017)
Viviamo in un mondo di schermi. L’adulto medio trascorre la maggior parte delle sue ore di veglia davanti allo schermo di un dispositivo. Siamo abbacinati, siamo letteralmente dipendenti da Facebook, Google, Instagram, Twitter…
Come siamo arrivati a questo punto?
Congegni: Lode!
“Non c’è motivo di dire qualcosa a un altro che non sente e non può capire”.
Oscar Wilde, De Profundis
Lode! Lode! Lode all’anarchico/a post-modernista, post-ideologista, post-idealista! Lode a lui/Lei! Sia lode alla nuova novella dell’anarchismo ecumenico/rivoluzionario del concilio anarchista II! Lode ai/alle Libertari/e e al loro mondo multicolore e abbacinante! LODE!
Letture: Contro lo scientismo, di Pirre Thuillier
“Contro lo scientismo” di Pierre Thuillier
S-edizioni, 2020
Dalla quarta di copertina:
“In partenza, vi era il mondo della vita, nel senso banale e ingenuo che i non-scienziati danno all’espressione. Un mondo a volte allegro a volte triste, in cui gli uomini provano dei sentimenti e delle emozioni, dove cercano la loro strada, amano, lottano, ecc. Poi arriva la “scienza”, neutrale e oggettiva: non restano che atomi, ancora atomi, soltanto atomi. Ed esperti di atomi, che ci insegnano, sempre neutrali e oggettivi, che noi dobbiamo vivere “scientificamente”; vale a dire come dei conglomerati di atomi, come dei grossi edifici molecolari di cui sono i soli a conoscere la vera natura. Curiosamente i nuovi maestri spirituali ci fanno tornare alla vecchia affermazione biblica: l’uomo è polvere e tornerà polvere…”
Una copia singola cinque di vile denaro (quattro sopra le 5 copie).
Per ricevere copie e per spunti critici:
Congegni: Odore di chiuso
Io sono un uomo sbagliato. Ma sono quel che sono, non importa cosa. E il gracidare di queste multicolori cornacchie altro non serve che a rallegrare la mia nobile e personale saggezza. Non udite, o scimmie apostoliche dell’umanitā e del divenire sociale, qualche cosa che rimbomba al di sopra dei vostri fantasmi? Udite!, Udite! E’ lo scrosciare saettante delle mie furibonde risate, che su nell’alto rimbomba!
Renzo Novatore
Essi stanno bene nel fango d’onde non bisogna toglierli neanche per vituperarli.
Bruno Filippi
c’è puzza, ancora più puzza, la muffa copre le pareti e sbiadisce i colori.
In un angolo della stanza da un ammasso confuso di cianfrusaglie un profluvio di labari erutta come vomito coprendo di una coltre di bitume immagini familiari, figure perse nel tempo ma vive nello sguardo, lontane nelle azioni, distanti nelle intenzioni…di chi? Non capisco, perché sono li, loro, io…chi c’è nella stanza con me, qualcuno c’è; chi ha ammassato tanti ricordi, altrui ma miei e di altri, di nessuno.
Congegni: La peste.
“Io sono un uomo sbagliato. Ma sono quel che sono, non importa cosa. E il gracidare di queste multicolori cornacchie altro non serve che a rallegrare la mia nobile e personale saggezza. Non udite, o scimmie apostoliche dell’umanità e del divenire sociale, qualche cosa che rimbomba al di sopra dei vostri fantasmi? Udite!, Udite! E’ lo scrosciare saettante delle mie furibonde risate, che su nell’alto rimbomba!” Renzo Novatore.
Non riesco a sentire empatia, non ho troppa simpatia per l’umanità e questo da tempo.
Non sento pietà per un’umanità che nella stragrande maggioranza ha sempre ignorato i disastri ambientali speso difendendoli ripetendo a pappagallo la filastrocca del progresso;
non sento tristezza per un’umanità che nella stragrande maggioranza ha sempre pensato ai fatti suoi fregandosene degli ultimi e plaudendo ai ducetti di turno che sulla pelle dei dannati della terra ha costruito fortune, non rimpiango nulla per un’umanità gretta, invidiosa, arrivista, rassegnata, lacrimante un tozzo di pane.
Nasce il “Cigno nero”
È la metafora con cui per alcuni secoli, a partire da una frase del poeta latino Giovenale, si è indicato un fatto ritenuto impossibile. Poiché l’esperienza comune insegnava che tutti i cigni sono bianchi, l’esistenza di un tale animale dal piumaggio scuro veniva percepita come un’assurdità che mai si sarebbe materializzata. Ma poi, all’inizio dello scorso secolo, alcuni esploratori in Australia si trovarono davanti un esemplare di Chenopis Atrata — un cigno nero.
Da allora con «cigno nero» si intende un fatto inaudito, imprevedibile, inaspettato, il cui verificarsi potrebbe avere un forte impatto giacché con la sua stra-ordinarietà metterebbe fine a quella che viene considerata una norma generale indiscutibile. Ad esempio, in campo finanziario «cigno nero» indica un evento improvviso e catastrofico, impossibile da prevedere in anticipo, temuto dagli speculatori perché avrebbe come effetto il crollo dell’economia.
Letture: Cesare Stami – Odio i politicanti
Un personaggio che non conoscevo, figura obliata negli annali del perbenismo anarchico che da sempre ha guardato con malcelato fastidio quegli individui che non si sono sottomessi alla morale dei bravi rivoluzionari amanti delle folle e grondanti livore verso chi non ripetesse la solita liturgia religiosamente anarchica, fiore selvaggio a guisa di un Novatore, di un Filippi anche oggi i suoi scritti, ne sono certo, provocheranno seri pruriti ai politicanti dell-anarchismo. Una piacevole scoperta.
M.
L-introduzione del libro:
Affinità: Tempo al tempo
