A. Libertad: È l’elettore, il criminale!

Tu ti lamenti: ma sei tu che vuoi la conservazione del sistema in cui vegeti. Di tanto in tanto ti ribelli, ma per ricominciare ogni volta da capo. Sei tu che produci tutto, che ari e semini, che martelli e tessi, che impasti e trasformi, che costruisci e fabbrichi, che alimenti e fecondi!

Letture: Georges Henein – In mancanza di meglio…

georgeshenein27082014Comincio oggi la pubblicazione di alcuni scritti di Henein; pur apprezzando molto i testi del pensatore egiziano questi ultimi saranno scelti in base a criteri molto precisi.

Gli scritti saranno utilizzati per fornire spunti di riflessione sulla situazione attuale dell’anarchismo italiano che sta affogando nella politica più gretta appesantito dal fardello del cittadinismo e strozzato dall’avvizzimento etico perorato da un buon numero di dirigenti del partito dell’insurrezione popolare, o come magari preferiscono loro dell’insurrezione che viene.

Il primo testo in esame si intitola “in mancanza di meglio”. contenuto è talmente chiaro da non avere bisogno di troppi commenti, e se sostituiamo ad esempio al concetto di “guerra” quello di “insurrezione popolare” il gioco è presto fatto…buona lettura.


Quando ci si interroga sulle ragioni che tendono a convenire una-guerra “giusta” in una guerra ordinaria, in una guerra tout court, e più in generale quando ci si interroga sulle ragioni che sottraggono alle masse il controllo sulle cause elevate cui esse si dedicano, presto ci si trova imprigionati in un circuito allucinante. Da un lato, in effetti, l’ampiezza e la concentrazione della vita economica moderna hanno fatto di ogni partito, di ogni sindacato, di ogni amministrazione degli organismi quasi totalitari che vanno per la propria strada abbandonandosi completamente al proprio peso specifico e senza minimamente tenere conto delle cellule individuali che li compongono. Questi partiti, questi sindacati, queste amministrazioni statali moderne sono protetti contro le mosse della ragione critica (come pure contro i sussulti affettivi e le ribellioni del cuore) dalla loro sola e sovrana pesantezza. Questi edifici sconcertanti funzionano in grazia di una umanità tutta speciale, una umanità di iniziati. Per essere ammessi a presentare una mozione al termine di un congresso di un partito di sinistra che tolleri qualche scambio di opinioni, occorre un anno di manovre estremamente delicate attraverso un dedalo di segretariati e di comitati che ricordano, al punto da trarre in inganno, i misteri dell’inaccessibile Tribunale in cui Kafka – ne I! processo – lascia tremolare l’immagine indefinitamente riflessa della nostra angoscia. E se queste prove iniziatiche sono favorevolmente superate, se nessun passo falso è giunto a inibire la presentazione della mozione, allora indubbiamente il suo oggetto si sarà sufficientemente diluito per suscitare oramai soltanto un interesse retrospettivo e quasi pietà per chi si azzardasse a darle il proprio sostegno.

Affinità: Belgio – “Dell’incompatibilità”

Condivisibile. Quindi pubblico…

L’originale in francese lo trovate qui: http://cettesemaine.info/breves/spip.php?article1416&lang=fr

6026e3121af3feff54ae71801e275f8a1477888a_mSe spesso è indubbiamente più comodo tacere, certi silenzi possono anche diventare insopportabili. È perciò che, malgrado tutto, abbiamo preferito prendere la parola.
Come voi, abbiamo visto che sono in corso tre iniziative in tre diverse città italiane in cui sono giunti alcuni compagni di Bruxelles a parlare della lotta contro la maxi-prigione. Se si tratta di una lotta specifica in un luogo determinato, è pur vero che la questione riguarda potenzialmente tutti gli anarchici e altri ribelli, anche al di là delle frontiere statali. Fin dall’inizio di questa lotta ci sono stati infatti anarchici, provenienti un po’ dappertutto, che se ne sono interessati, che l’hanno difesa, che vi hanno partecipato in diverse maniere. Ciò non costituisce solo un piccolo extra, questa dimensione internazionale si è radicata nella progettualità stessa di questa lotta. E al di là del fatto se il conflitto avvenga attorno alla costruzione di una maxi-prigione, di un aeroporto, di una miniera d’oro o se è una rivolta che infiamma le strade delle metropoli o i sentieri delle campagne, è la questione della progettualità insurrezionale che dovrebbe essere il fulcro degli scambi fra compagni, e questo a livello internazionale.

Letture: Albert Libertad – “Che crepi il vecchio mondo!”

libertadGiusto con qualche giorno di ritardo rispetto al primo giorno dell’anno, nonostante i 110 dalla stesura, pubblico questo scritto di Albert Libertad, attuale ancora oggi. Buona lettura.

Ah! Ah! È Capodanno!
La voce chiara del ragazzo e la voce spezzata del vecchio intonano la stessa ballata: la ballata dei voti e degli auguri.
L’operaio al suo padrone, il debitore al suo creditore, l’inquilino al suo proprietario, ripetono lo stesso ritornello del buono e felice anno.
Il povero e la povertà se ne vanno per le strade a cantare la cantilena della lunga vita.
Ah! Ah! È Capodanno!
Bisogna che si rida! Bisogna che ci si diverta. Che tutti i volti assumano un atteggiamento di festa. Che tutte le labbra lascino sfuggire i migliori auguri. Che su tutte le facce si disegni il ghigno della gioia.

Letture: Oreste Ristori – Le corbellerie del collettivismo

250px-Oreste_RistoriUno scritto di Oreste Ristori, buona lettura:

Oreste Ristori – Le corbellerie del collettivismo

Letture: Gianluca Iacovacci – “Facciamo finta che tutto va bene”

kubin the manOgnuno faccia quel che vuole, legga quel che vuol leggere, palpiti per ciò che gli è affine…chi scrive ha apprezzato il testo di Gianluca, ben più di certe noiose e pavidamente smielate parole di alcuni più “famosi” prigionieri…

Buona lettura.

Gianluca Iacovacci – Facciamo finta che tutto va bene…

Letture: Georges Henein – Il canto dei violenti

heneinQuando avremo infine vuotato del suo lardo l’ultimo borghese in piedi

Quando avremo lacerato come un sacco l’ultimo utero

Dove poté crescere l’odioso germe dei Superbi

Allora riporremo il pugnale nella guaina.

Letture: Bruno Filippi – “scritti postumi”

filippiUna raccolta postuma di Bruno Filippi, edita dai suoi compagni all’indomani della sua tragica morte. Buona lettura.

Bruno Filippi – Scritti postumi

Letture: Renzo Novatore: “Verso il Nulla creatore”

Uno scritto maestro del pensatore e rivoltoso iconoclasta nato ad Arcola. Buona lettura.

RENZO NOVATORE – VERSO IL NULLA CREATORE

Letture: Max Stirner – Il falso principio della nostra educazione

stirnerDi seguito il PDF del testo di Max Stirner: “Il falso principio della nostra educazione”. Buona lettura.

MAX STIRNER – iL FALSO PRINCIPIO DELLA NOSTRA EDUCAZIONE