Nella giornata di ieri (31.1.2017) 250 birri hanno attaccato Villa Panico alla ricerca delle solite armi e dei soliti esplosivi; il risultato è stato di 3 arresti domiciliari (due eseguiti, una compagna pare uccel di bosco) e altri sette provvedimenti fra obblighi di dimora e di firma, in tutto gli indagati sarebbero 35.
Subito i pennivendoli di regime, recependo le veline provocatorie della questura e dopo aver rese note le accuse “…di aver costituito un’associazione a delinquere in seno ai predetti ambienti, che ricorreva alla pratica della violenza per affermare la propria ideologia” si sono spinti a delineare una struttura fortemente gerarchica costituita da leaders e gregari, struttura che non solo non esiste ma che cozza in pieno con le idee e la pratica Anarchica…ma non voglio certo fare le pulci alle accuse tendenziose o a fantasiose e provocatorie costruzioni di giornalisti e magistrati perché so, e sappiamo, che costoro non fanno altro che il loro sudicio lavoro di cani da guardia e narratori del “buon” dominio, quindi nulla di strano che attacchino e mistifichino.
Quel che mi preme affermare e ribadire è la vicinanza e la solidarietà con i colpiti da questo ennesimo attacco della repressione, sapendo che quest’ultima non fermerà la mano ribelle, che risponderà colpo su colpo.
Viva l’Anarchia! Morte all’autorità!
Seguiranno aggiornamenti..

Come non condividere? Come non pensare che in questo periodo storico in Italia addirittura alcuni anarchici se ne stanno a fianco degli Imposimato e dei Pepino, evidentemente giudici buoni anche per i palati di questi rivoltosi che però da bravi autoritari non tollerano chi non si allinea alle loro schifezze…
siano sgozzati ogni giorno sotto gli occhi degli altri, cosicché i superstiti vedono la propria sorte in quella dei loro simili e aspettano il proprio turno, guardandosi l’un l’altro con dolore e senza speranza. Tale è l’immagine della condizione umana»
Udine, giovedì 7 aprile 2016