Gli Angeli della sera
sono agonizzanti…
Le foglie verdi sono teschi di morte,
freddi, sghignazzanti…
il fiume (il bel fiume terso)
è ora un serpente nero
paurosamente disteso
fra i massi della scogliera.
Tomba lugubre e muta.
Tomba lugubre e nera.
Renzo Novatore, Ballata crepuscolare
C’è olezzo, olezzo come di decomposizione, il cadavere se ne sta li, riverso a fauci strette e gli artigli serrati, le membra rigide; il suo bel piumaggio, un tempo d’un bel nero fulvo e lucente è ora opaco ed impolverato..
Il suo sguardo, un tempo fieramente rivolto in faccia al nemico, penetrante, scrutante l’orizzonte dell’utopia, ormai senza più un afflato vitale è ora come rivolto a terra, con un’espressione di stupore misto a disillusione come quello di colui che, tradito da un caro affetto e colpito a morte, non abbia fatto in tempo a maturare tristezza.
Oh! Povera Anarchia! Proprio così dovevamo reincontrarci! Ma chi! E come!
E’ così semplice la risposta!