Finimondo: A proposito di anarchismo e (crisi di) identità

da Finimondo:
Un testo intitolato “Contro” l’anarchismo. Un contributo al dibattito sulle identità, già apparso lo scorso novembre in Spagna sul periodico Solidaridad Obrera (organo ufficiale della CNT), è stato da poco tradotto in francese e pubblicato sul sito lundi.am (organo non ufficiale del Comitato Invisibile). Questa fin troppo plateale corrispondenza di politicosi sensi fra sindacalisti libertari spagnoli ed intellettuali blanquisti francesi, entrambi bramosi di organizzare gli altri, ci sembra troppo interessante e troppo interessata per essere ignorata. Difficile imbattersi in una più ipocrita lezione impartita a chi non trova posto in questo mondo.
Abbiamo così pensato bene di rendere pubblico anche qui in Italia questo imbarazzante testo. E abbiamo pensato male di farlo seguire da un nostro imbarazzato contributo.

Affinità: PROCESSO NO TAV. CONSIDERAZIONI INATTUALI di Friederich Niciuno

PROBLEMPur non condividendo in toto il tono dello scritto ritengo che ponga delle interessanti questioni sullo stato dell’anarchismo italiota; alcune di queste domande me le posi anche io quando òai tempi- lessi lo scritto di Alfredo: “Su Etica, sabotaggio e terrorismo“, le risposte però mi paiono evidenti. Oscurare, non parlare di qualcosa, ignorarla, significa -in questi tempi di rappresentazione ossessiva- far si che semplicemente non esista, e che tutto proceda spedito, come si è deciso…

Sembra ormai giunto alla fine il processo sull’attacco al Compressore. A meno di improbabili sorprese in Cassazione, che per la verità si è già espressa più volte contro l’ipotesi di terrorismo, i vari tribunali hanno confermato una verità giudiziaria: attaccare un compressore non è terrorismo. Era quello che sostenevano i movimenti, che infatti cantano vittoria. Ma di quale vittoria parliamo?

Congegni: lessico minimo del rivoltoso ai giorni del cittadinismo

donabboGiorni grigi, questi, dove sciacquatisi di dosso i fastidiosi residui della un tempo sbandierata coerenza -fra mezzi e fini, rivoluzionaria, ideologica e via dicendo- i novelli esegeti del post anarchismo in odor di marxismo leninismo corrono a destra e manca in cerca di seguaci e visibilità, ammiccando, piacioneggiando, contando sul pallottoliere dell’autorevolezza i propri voti nello scacchiere politico della guida dei -scusate il termine eccessivamente sguaiato- “movimenti popolari” non disdegnando di presenziare ad iniziative filoistituzionali o di marciare a braccetto con magistrati, politicanti, sindacalisti.

Affinità: Alfredo Cospito – “Su Etica, sabotaggio e terrorismo”

Pubblico questo scritto di Alfredo Cospito che dice la sua su un “dibattito” che mai si è aperto ma che a parere di chi scrive dovrebbe essere al centro della lente di ingrandimento dei rivoltosi.

Non condivido in toto le argomentazioni di Alfredo, soprattutto quando sembra mettere su uno stesso piano tutti gli “insurrezionalisti” in maniera decisamente forzata e superficiale, ma credo altresì che su questo tema -l’insurrezionalismo- si dovrebbe aprire una riflessione più approfondita; detto ciò vi lascio ai pensieri di Cospito.

Per scrivere ad Alfredo:

ALFREDO COSPITO
Casa Circondariale di Ferrara
Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara

Il testo è uscito sul numero 2 di Croce Nera Anarchica, per richiedere le copie potete scrivere qui:

mail: croceneranarchica@autistici.org

casella postale Pasquale Valitutti

C.P. 18003 – 00164 Roma

SU “ETICA”, “SABOTAGGIO” E “TERRORISMO”